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La ragazza acqua e sapone


di 4occhi
25.07.2015    |    26.407    |    3 9.3
"Un’ acqua cheta…ma come molte storie torbide lei aveva una doppia vita, al lavoro di giorno tutta posata e tranquilla, di notte una tigre scatenata, ..."
Una storia vera, dalle chiacchiere tra segretarie in pausa caffè. Ringrazio gli amici per il supporto tecnico ;-)


Una ragazza acqua e sapone, così tutti la vedevano, così si mostrava : sempre in orario al lavoro, gentile e sorridente, lottava per i diritti civili, insomma una bella persona. Fisicamente magrina, abbastanza piatta, un viso normale, occhioni chiari e capelli biondi , insomma non una gran figa da far girare la testa al suo passaggio, piuttosto invisibile.
Un’ acqua cheta…ma come molte storie torbide lei aveva una doppia vita, al lavoro di giorno tutta posata e tranquilla, di notte una tigre scatenata, affamata di cazzi. Oh si , lo aveva un compagno ma non gli bastava nemmeno come stuzzicadenti…lei era giovane e voleva godersela, per lei vivere il sesso in maniera trasgressiva era una rivendicazione femminile. La figa è mia e me la gestisco come voglio, la Chiesa, i bigotti sinistroidi e non, potevano andare a cagare!!!
Lei era l’unica padrona del suo corpo ed era abbastanza furba da far credere al suo fidanzato , presuntuoso e saccente, di essere lui il macho della situazione…ma la vera macchina diabolica era lei. Ed era brava a recitare la parte della gatta morta, “oh caro, se non ci fossi tu, non saprei da che parte rigirarmi ”, “Scopare insieme ai Crostini? Fantastico, meno male che l’hai proposto tu !! Che idea !!”…blah blah che intontivano.
La dava da bere a tutti, nessuno dei suoi amici sapeva che gran troia era e come le piaceva esserlo!! Be’ la scusa buona era, che vivendo in Italia, paese di puritani, non poteva mostrare la vera parte di sé e poi tenerla nascosta rendeva le cose ancora più goduriose, ribelli…e poi erano cazzi suoi, nel vero senso della parola…Una sera dopo una litigata furiosa con Franco perché aveva scoperto che lui si era fatto una sveltina con una sua collega senza coinvolgerla nel divertimento, glielo aveva nascosto ed era venuta a saperlo dall’altra!!
E lei se l’era pure tenuto nonostante le sue basse prestazioni, ’ ‘sto stronzo !!!’ . Come aveva osato quel burattino, farsi una e farle fare la parte della scema!! Che odio !!! Gliela avrebbe fatta pagare, intanto lo aveva allontanato, si ammazzasse di seghe!!! O si scopasse qualche sciacquetta, lei aveva i suoi programmi. Be’, si vuole bene anche ai cani che si incontrano per strada, un po’ si era affezionata a quel bastardo, forse era questo che le rodeva veramente. Quella sera decise di spassarsela e di darci dentro…ah si! glielo avrebbe fatto sapere che se l’era goduta…prese il suo scooter e si diresse al club più noto di Milano, c’era una serata particolare , lei una singola in un locale per scambisti, le sarebbero saltati addosso…’speriamo!’. Si era vestita con un tubino nero attillato, un nastrino sotto il collo sul davanti faceva in modo che il tessuto le fasciasse di più i piccoli seni mettendoli in risalto. Scarpe con un po’ di tacco e via! Entrò nel locale con la sua tessera, si era già organizzata e si diresse verso il bar, un uomo subito le si accostò e gli offrì da bere. Era belloccio, in giacca elegante e camicia un po’ sbottonata. Uno, due, tre drink, reggeva bene l’alcol. Lui era un bel macho, altro che quello sfigato con due muscoli messi in croce…una volta era pure ciccione…basta! Lo prese per mano e si diresse verso i privè…buio, luci appena soffuse e nonostante fosse relativamente presto, c’era già gente che ci dava dentro…scelse un angolo con una specie di lettone con un telo di seta rosso che era ancora libero e vi si buttò, l’uomo la seguì e cercò prepotentemente le sue labbra, la sua lingua era grossa e avvolgente, ‘mm…bacia da dio’, si toccavano, lei gli abbassò la patta dei pantaloni e cercò il suo pene…’si!! È già pronto!!’. Si fermò e gli aprì la cerniera, si guardavano famelici, la voglia era tanta…il cazzo uscì duro e liscio e le sbattè leggermente sulla faccia…suo! Tutto, lo prese in bocca e iniziò un pompino lento, pieno di saliva, lui fece scivolare i suoi calzoni giù. Un altro uomo si avvicinò e iniziò ad alzarle il vestito, restò sorpreso, lei non indossava nulla sotto…passò alla sua passera, gliela aprì con le dita che prima si era umettato, la trovò bella bagnata…era proprio vogliosa!! Si abbassò mentre lei continuava a pompare il pene dell’altro uomo e ci ficcò la faccia, mm.. era buona, la sentì sobbalzare e tenere il sedere in su per facilitargli la leccata. Si le piaceva come si stava mettendo la situazione, si staccò dal cazzo dell’uomo e si alzò lasciando l’altro a bocca vuota, lo guardò negli occhi, “Si?” “Tutto quello che vuoi, bimba” lui le porse un preservativo…ah si ! se lo mise in bocca e si riabbassò ad infilarlo sul membro, piano piano lo srotolò finchè arrivò in gola, ok era messo! L’altro, capito l’andazzo si preparò anche lui, altri due uomini si avvicinarono per osservare la scena. Fece cenno a quello davanti a lei di stendersi sul letto, in un attimo gli salì su, si sedette sul membro, si sfilò tutto il vestito restando nuda a sfregarsi come un fiammifero su quel pezzo di marmo, si sentiva la figa in fiamme, sempre più bagnata, che bel massaggio…si ritrovò con due bei maschioni a due centimetri dalla faccia, si tenevano in mano il pene e in men che non si dica se li ritrovò tra le mani, si alzò e il tipo sotto di lei la penetrò con un colpo! Prima uno e poi l’altro, succhiava come una forsennata, se li gustava e intanto si scopava quello sotto con un ritmo da trotto: su e giù. Via, era andata via di testa, la foga nel succhiare insieme i due cazzi aumentava, era sempre più sfrenata! La bava le colava dalla bocca…I tre uomini se la godevano parecchio e la lasciavano fare, un piccolo pubblico si era formato sul ciglio della stanza che osservava con interesse e bramosia. Chi guardava solo, chi si toccava. Era la sera perfetta, si sentiva al centro del mondo, il palco era suo! Voleva tutto e di più, non voleva sentire più nulla, tranne il proprio corpo straziato dal piacere, aperto e riempito fin dove poteva arrivare…si staccò dai due in piedi e dalla tasca dei pantaloni di uno tirò fuori un altro preservativo, se lo mise in bocca e lo infilò su quello più grosso, poi lo guardò ammiccando verso il suo sedere. Il tipo sorrise, capì subito e si posizionò sul culo, si inumidì le dita con la saliva e la penetrò per prepararla…era parecchio elastica, chissà quanti ne aveva presi!! Lei si tirò su per prenderlo meglio, lui entrò velocemente facendola trattenere un urlo, e senza aspettare ci dette dentro senza ritegno, senza curarsi di essere delicato.
La scena era pornografica: scopata da due uomini e col cazzo di un terzo in bocca, lei dava il ritmo.
Era preda ma padrona di quegli esseri che la stavano facendo godere, che la possedevano e che possedeva. Una musica di sottofondo, languida e sensuale copriva l’amplesso…Cavolo le mancava poco stava per godere, che meraviglia! L’uomo a cui succhiava l’uccello le venne in faccia senza preavviso e si allontanò, gli altri due sembravano andare avanti di inerzia, “più forte, cazzo!” , li ridestò e come due automi la massacrarono di colpi…l’orgasmo le tolse il fiato, le sembrò di svenire tanto le aveva stravolto l’organismo, un gemito e si accasciò tra i due che a turno poco dopo vennero anche loro. La gente scoppiò in un applauso, come se fosse stata a teatro, poi piano piano si allontanò. L’uomo in dietro si staccò le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia “Fantastica”, restò distesa ancora penetrata da quello supino, che le accarezzava la schiena, stava bene ma non riusciva a muoversi. “Brutta puttana!!!” chi cazzo era che le urlava contro?
Si alzò, sporca di sborra in faccia e agganciata ad un uomo, guardò e chi vide? Quella merda di suo suocero!! Che cavolo ci faceva lì? “Puttana, sei una puttana, lo dirò a mio figlio!!! Zoccola!!! Vedi di sparire, hai capito?”
Si girò e se andò lasciandola stupita a bocca aperta, l’uomo che ancora la penetrava e non dava cenni di ammosciarsi la guardò e le disse: “Tuo parente immagino, che ne diresti di una altra botta per dimenticare questo stronzo?” e sorrise, lo guardò ed è come se lo vedesse per la prima volta. I suoi denti spiccavano bianchi nel buio, era bello, proprio bello e decisamente aitante, era ancora pronto come all’inizio…prometteva bene. Lo baciò, gli succhiò le labbra, la lingua…che lingua!
“be’ visto che sono senza casa che ne diresti se proseguissimo a casa tua?” , “Tutto quello che vuoi Bimba”, che fanfarone e rise per la faccia tosta del tipo. Si alzarono, e andarono in bagno per sistemarsi un poco, si incontrarono all’uscita e insieme lasciarono il locale. Uscendo pensò che alla fine era andata bene, che senso aveva tenersi un fidanzato quando era così sfacciatamente troia? Rise pensando che era stata scoperta, allo scandalo…al fatto che si sentiva più leggera.
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